05 Dic

REPORT e PROSECCO: il CORAGGIO di sfondare il muro!!!!!


Grazie infinite Milena Gabanelli. Grazie, mai avrei immaginato di doverlo dire dopo anni di battaglie contro, Rai (sigh)!. Grazie, grazie di cuore grandissimo Bernardo Iovene, grazie Carla Falzone. Con il vostro coraggio avete ridato speranza alle genti residenti nelle tossiche, inquinate aree del Prosecco.

Grazie soprattutto a nome dei tanti malati che un colpo di scopa pro-immagine Unesco aveva spazzato sotto il tappeto. Una cortina di silenzio era calata, imposta!, niente voce ai malati. Solo bisogna decantare la virtù e l’eccellenza del prosecco. Ci è voluta Roma per tirar fuori il marcio dalle colline del Prosecco?

Ci è voluto un mastino come Bernardo Iovene per ridare speranza ai Veneti oppressi? Altro che Roma ladrona! Qua è la Venezia di Zaia che sta compromettendo l’immagine dei nostri amati colli. La stessa che  finanzia  chi impianta vigneti, senza prescrivere che debbano essere esclusivamente bio,  senza l’uso dei maledetti pesticidi. Soldi nostri, anche di quegli “integralisti” dei comitati! Soldi pubblici dati a privati che si arricchiscono riversando veleni sull’ambiente. Un buon veneto deve amare, curare la sua terra, e non inquinarla, sfruttarla e martoriarla. Si deve rispetto a chi ha duramente lavorato nelle precedenti generazioni, per rendere vivibili terre che erano di emigrazione. E chi inquina e ammorba l’ambiente (tutto è ormai inquinato, documentato dalle analisi: acqua, terra, ortaggi) non ha certo il rispetto per chi ci ha preceduto lavorando a testa bassa in dure condizioni. Ci voleva una giornalista romana poiché i media locali si sono sempre ben guardati dal denunciare la realtà. Riportano continuamente, con grande risalto, la voce dei potentati che pensavano di farla franca all’infinito: ma i nodi prima o poi vengono fatalmente al pettine.

I giornali locali subito dopo Report si sono accaniti nel ripetere fino alla nausea quanto dichiarano i Presidenti o Direttori dei vari Consorzi: “Adesso le cose sono cambiate!, si è rappresentata una realtà che non è più quella da qualche anno”. Che certi pesticidi sono stati autonomamente banditi perché cancerogeni. Sì, dei cambiamenti nell’ultimo anno ne avete fatti. Ma, cari Presidenti,  secondo voi, basta così? Non credete che dovreste delle scuse a chi si è nel frattempo ammalato a causa di quei pesticidi ritenuti, adesso, troppo tardi per loro, tossici?

Per anni si sono usati pesticidi che poi, dalla mattina alla sera, i Protocolli  del Prosecco hanno bandito perché pericolosi per la salute. E chi nel frattempo ne è stato contaminato? Chi è finito sottoterra, come si è visto a Report?? Fiumi di spiegazioni, paginate sui quotidiani, dati della Uls, e NON UNA SOLA SCUSA. Solo e sempre l’arroganza e il cinismo del Potente per salvarsi la faccia. Ma avete notato come nel servizio di Report dalla parte dei difensori dell’ambiente c’erano quasi solo donne, mentre dalla parte del profitto c’erano solo uomini? Cosa mai vorrà dire questo? E, come 12 pesticidi sono stati eliminati perché tossici, mentre fino al giorno prima ci spergiuravano essere innocui, così con che credibilità possono ora dirci che quelli che usano adesso sono l’acqua santa? Adesso usano pesticidi che non fanno male! Le stesse identiche parole che ci dicevano fino all’anno scorso di quelli eliminati perché cancerogeni.

E tutto ciò nel silenzio dei sindaci che non hanno, in questi casi, tutelato la Pubblica Salute dei loro amministrati: chi sta male si è sempre sentito abbandonato e preso in giro. FINALMENTE qualcuno è arrivato a dar voce anche agli ultimi, quelli che devono sempre stare zitti e subire! Ecco perché i malati hanno adesso una speranza, che il loro dramma non venga nascosto, dimenticato. Iovene e Gabanelli hanno fatto tanto per le nostre genti venete abbandonate. Non importano le polemiche sterili di chi pensa solo al profitto. I malati, e le donne in particolare, ringraziano! A volte Davide batte Golia. Iovene uno con le palle e Gabanelli, la coraggiosa Gabanelli. Due nomi che ci terremo cari nei nostri veneti cuori.

Intanto, dentro l’animo, aspettiamo con apprensione, ogni anno, la nuova “Stagione dei Veleni”, con l’incubo rinnovato di dover lasciare la nostra casa per non vivere ancora l’orrore di guardare i propri figli e la propria moglie star male.  Che vita è questa?, quella in cui la tua casa, il luogo di riposo cui tornare, è il tuo nemico, da cui fuggire appena tornato? Noi amiamo queste nostre colline e soffriamo nel vederle ridotte così invivibili. Sembrano bellissimi paesaggi, bucolici, ordinati. Ma il Male si presenta sempre in veste subdola, per far più danni, nascosto il più a lungo possibile. Non te ne accorgi: è perfino accattivante. Poi, quando realizzi che ti sta uccidendo, è troppo tardi.

Il mio desiderio è semplicemente quello di vivere serenamente, non barricato, a casa mia, in questa mia terra veneta, nel luogo in cui sogno di far crescere LIBERI e sani i miei figli, rispettosi degli altri e ricevendone rispetto. In salute. In pace e armonia con tutti. Io continuo a lottare perché so che presto ci arriveremo. Tutti insieme, nell’interesse di tutti.

Fabio Padovan

 

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